GTB - Connessione implantare
Il primo sistema implantare ad alto rendimento biologico:
- Facilità nell’approccio chirurgico
- Risultati predicibili
- Assenza di perimplantiti
- Nativo digitale
Sigillo garantito
Per ottenere quanto prefissato è stato scelto di garantire il sigillo tra impianto e moncone protesico mediante accoppiamento conico a 11° per lato. Questa scelta assicura la formazione di un vero sigillo tra fixture e abutment ma al tempo stesso garantisce facilità di posizionamento e rimozione delle componenti protesiche grazie a 10mm 2 di superficie di accoppiamento conica. Inoltre, una conicità a 11° per lato permette di ottimizzare il trasferimento del carico dal moncone all’impianto e di conseguenza all’osso. L’accoppiamento fixtureabutment presenta un indice antirotazionale ottagonale. L’ottagono non presenta scatti di posizione troppo accentuati rendendo facile l’impiego di monconi prefiniti ma nemmeno troppo ravvicinati assicurando di trovare rapidamente il giusto posizionamento delle componenti protesiche.
Riduzione delle componenti
Esiste un unico diametro di connessione implanto-protesica per tutti i diametri delle viti endossee. Questa scelta snellisce molto il numero di componenti protesiche che devono gravare sui costi dello studio e rende semplice qualsiasi operazione di trasferimento di informazioni tra studio e laboratorio. Questo tipo di connessione verticale e la presenza di un unico diametro di connessione implanto-protesica portano obbligatoriamente a un platform shifting protesico orizzontale, ovvero a una differenza tra il diametro massimo della vite impianto e il diametro della componente protesica, che diviene di ampiezza maggiore al crescere del diametro della vite impianto.
Con l’impianto GTB abbiamo voluto ottimizzare il concetto di platform shifting introducendo anche il platform shifting verticale (per impianti GTB Regular e GTB Wide). L’unione di platform shifting orizzontale e verticale aumenta notevolmente la superficie coronale osteointegrabile dell’impianto (basti pensare che per gli impianti GTB Wide di diametro 4,3 mm l’unione di cambio di piattaforma orizzontale e verticale rende disponibili 9,0 mm2 supplementari alla superficie implantare osteointegrabile) e allontana ancora di più il punto di giunzione fixture-abutment dal margine esterno del collo dell’impianto (distanza tra connessione protesica e margine del collo dell’impianto GTB Narrow=0,35mm; GTB Regular=0,6mm e GTB Wide=0,95mm). Infine, un platform shifting geometricamente complesso come quello dell’impianto GTB abbassa il punto in cui viene trasmesso il carico attraverso il collo dell’impianto rendendo questo impianto biomeccanicamente superiore anche in caso di posizionamento juxta-crestale.
Tutela dei tessuti molli
A completamento di una vite impianto e di una connessione implanto-protesica ai vertici per caratteristiche biomeccaniche, test comparativi di laboratorio e analisi alla microscopia ottica elettronica a scansione SEM si è reso necessario trovare soluzioni protesiche adatte. Le componenti prefinite del sistema implantare GTB presentano profili di emergenza moderni caratterizzati da monconi snelli a livello del piatto coronale dell’impianto per garantire il maggior volume possibile ai tessuti molli perimplantari, che solo così sono in grado di svolgere al meglio la funzione di sigillo biologico. Tutelare i tessuti molli perimplantari è di fondamentale importanza quando si vogliono riabilitazioni protesiche estetiche stabili nel tempo. I tessuti molli non devono essere cronicamente infiammati a causa di connessioni implantoprotesiche non stabili e non precise, devono avere volume disponibile per ricreare uno spessore adeguato alla funzione di sigillo biologico e non devono essere compressi da profili di emergenza scorretti.
Migliore resa estetica
Questo è a vantaggio della resa estetica della riabilitazione protesica. Migliore resa estetica anche impiegando monconi prefiniti grazie a spessori connettivali maggiori e a monconi rivestiti con Nitruro di Titanio biomedicale (trattamento TiN certificato) per una cromia migliore senza dover necessariamente passare attraverso materiali estetici di costo elevato per la personalizzazione dell’abutment. Ovviamente, essendo unico il diametro di connessione implantoprotesica, sono previsti diversi diametri di emergenza per scegliere sempre il moncone più adatto a ogni caso clinico. Anche ora il posizionamento subcrestale si rivela un’indicazione vantaggiosa perché permette di aumentare l’ampiezza tra l’interfaccia protesica della vite impianto e il margine mucosale coronale, a garanzia del rispetto dell’ampiezza biologica.