One Time Abutment per tutti i tipi di casi in implantologia dentale

ADVAN
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Dott. Peter Kobolt 

Libero professionista
Clinica Humanikdentd.o.o a Mežica, 
Slovenia

Abstract

Il protocollo one time abutment mira a fornire un restauro a lungo termine con il minor numero possibile di interventi chirurgici, riducendo ad una sola volta l’avvitamento dell’abutment. I pazienti si rivolgono spesso all’ambulatorio chiedendo soluzioni rapide ma allo stesso tempo a lungo termine, stabili, funzionali ed estetiche. Nell’articolo verrà analizzato questo protocollo e verranno mostrati l’uso pratico e i risultati. Attraverso il protocollo one time abutment, è possibile ottenere una buona stabilità primaria e tessuti molli cheratinizzati stabili e sani intorno all’abutment in una sola fase chirurgica. Un altro obiettivo è la protezione dai batteri della connessione impianto - abutment (platform switching), in modo da poter ridurre al minimo il riassorbimento dell’osso indotto da un’infezione. È stato preso in considerazione anche il comfort del paziente. Meno interventi chirurgici significano meno traumi e, infine, costi inferiori.


Introduzione

La tecnica one time abutment viene utilizzata nelle procedure di implantologia dentale quando l’abutment definitivo viene avvitato al momento dell’inserimento dell’impianto. Durante questo processo, è necessario tenere conto di alcune regole per ottenere un risultato ottimale ed affidabile. Oltre ai principi di base, è necessario assicurare una adeguata coppia di inserimento dell’impianto al fine di ottenere una buona stabilità primaria. Questa tecnica può essere utilizzata per la riabilitazione protesica provvisoria immediata, la preservazione della Cresta ossea, la riabilitazione di arcate complete o più semplicemente per risparmiare tempo rispetto al trattamento implantare convenzionale. Inoltre, tale procedura può essere applicata nei casi di impianto post-estrattivo e di cresta ossea rimodellata, come soluzione nella regione estetica, o ad esempio inponti di due o tre impianti nel mascellare posteriore e nella riabilitazione dell’intera arcata, come le tecniche Toronto bridge e All-on. È interessante sottolineare che la collaborazione del paziente è fondamentale per un buon risultato riabilitativo. Pertanto, vengono richieste al clinico avanzate competenze relazionali.