Riabilitazione implanto protesica OTA in presenza di deiscenza ossea vestibolare.

ADVAN
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Dott.ssa Eleonora Scotti

Autore:
Dott.ssa Eleonora Scotti
Odontoiatra specialistain chirurgia orale

Clinica: 
Section of Periodontics,School of Dentistry, Departmentof Surgical Specialties,Radiological Scienceand Public Health, Universityof Brescia, P.Le Spedali Civili 1, 25123 Brescia, Italia 
 
U.O.C.Odontostomatologia ASSTDegli Spedali Civili Di Brescia,Brescia, Italy

Abstract

In ambito implantare la ricerca mira a ridurre/eliminare il riassorbimento osseo edevitare la formazione di tragitti transmucosi troppo lunghi[1]. A supporto di questa tesi in letteratura, si trovano dati a favore del platform switching[2], del one time abutment (OTA)[3] e della connessione conica (4,5). Con questo case report si vuole mostrare l’efficacia di un nuovo dispositivo protesico (GFA - gingival former abutment) su un impianto subcrestale OTA nel rimodellamento dei tessuti duri e molli perimplantari ad un anno dal carico, in un paziente con deiscenza vestibolare. Il GFA permette di ottenere un platform switching sia orizzontale che verticale, trasformando l’impianto da sottocrestale a transmucoso, preservando così il marginal bone level e dando stabilità ai tessuti molli favorendone il contatto[3].


Materiali e metodi:

La monoedentulia in sede 35 della paziente viene trattata con impianto GTB T-Zero 3.6 x 9 mm Advan®. L’impianto è posizionato 2 mm subcrestale rispetto alla cresta ossea più apicale (margine vestibolare) e su di esso avvitato GFA Advan® di 5,5mm direttamente in fase chirurgica. A 3 mesi dalla chirurgia viene posizionata corona protesica avvitata in zirconia 550 integrale Katana ® e il follow-up clinico e radiografico è a 6 e 12 mesi dal carico protesico.

A 6 e 12 mesi dal carico protesico si osserva solo un minimo rimodellamento osseo attorno al GFA senza perdita d’osso inter prossimale assenza di sondaggio patologico e di recessione e assenza di alterazioni protesiche strutturali ed estetiche. Questo case report mostra come il GFA ® possa essere una valida scelta nel trattamento delle deiscenze ossee, qualora non si possa usufruire della chirurgia ossea rigenerativa (GBR). Permette di rispettare standard estetici, biologici e funzionali. 

Questo può essere dovuto al GFA ® che permette un'impenetrabilità della sonda dovuto al rimaneggiamento dei tessuti molli grazie al concetto di OTA.